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sabato 30 aprile 2011

Il ponte nella letteratura



CAIUS IULIUS CAESAR
"il ponte sul Reno"
I sec a.c.
Libro IV (XVII-XVIII)

"Giudicava che l'attraversamento con navi, oltre a non essere sufficientemente sicuro, non si addiceva al suo decoro personale né a quello del popolo romano.
Pertanto, nonostante le grandi difficoltà che la costruzione di un ponte comportava, considerata la larghezza, l'impetuosità e la profondità del fiume, tuttavia riteneva di dover affrontare questa sfida"

"Nel giro di dieci giorni dall'inizio dell'approvvigionamento dei materiali da costruzione l'esercito potè passare sul ponte"

Dalle memorie di Cesare ci è stata trasmessa la documentazione di un cantiere di un ponte sul Reno dell'anno 55 a.C.. In questi passi è da rilevare lo spirito di sfida che da sempre anima i costruttori di grandi opere d'ingegneria e le straordinarie capacità tecniche del popolo romano.


Dante Alighieri
DANTE ALIGHIERI
"Divina commedia"                                                            
Composta tra il 1307 e il 1321
  • Inferno, canto XVIII, verso 29                                                 

 "come i Roman per l'essercito molto, 
l'anno del giubileo, su per lo ponte
 hanno a passar la gente modo colto"


Dante con questa similitudine si riferisce a un espediente usato nell'anno del Giubileo del 1299 per far affluire i pellegrini sul ponte di castel S. Angelo. Questo era stato diviso a metà con delle transenne per permettere il passaggio dei fedeli che andavano o tornavano dalla basilica di S. Pietro.
http://www.intratext.com/IXT/ITA0191/_PI.HTM#FH
  • Inferno, canto XXI, verso 1

"Così di ponte in ponte, altro parlando
che la mia comedia cantar non cura"

Dante utilizza la figura del ponte per creare un collegamento diretto tra la quarta e la quinta bolgia del cerchio VIII.

  • Purgatorio, canto XVI, verso146
"Ma conveniesi a quella pietra  scema
che guarda l' ponte, che Fiorenza fesse
vittima ne la sua pace postrema."

Dante racconta la vicenda di Buondelmonte e la sua uccisione nel 1216 vicina alla statua di Marte sul Ponte Vecchio a Firenze.




Giovanni Verga
GIOVANNI VERGA
"No! No! Me lo rammento coi sassi in spalla...e le spalle lacere!...sul ponte delle fabbriche, quest' amicone mio con cui oggi ci troviamo qui, a tu per tu"

http://www.intratext.com/IXT/ITA1031/_PJ.HTM#3A4



"Luca andava a lavorare nel ponte della ferrovia, per cinquanta centesimi al giorno, sebbene suo fratello 'Ntoni dicesse che non bastavano per le camicie che sciupava a trasportar sassi nel corbello, ma Luca non badava che si sciupava anche le spalle"
http://www.intratext.com/IXT/ITA1031/_P7.HTM#1J0


Verga, maggior esponente del verismo, collega la figura del ponte alla sua visione negativa della società e del lavoro.




Diderot e D'Alembert
DIDEROT - D'ALEMBERT
Vd. "Il ponte nel "Encyclopedie""





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