Il ponte è una costruzione che vede le sue origini in età antichissime. Durante questo lungo arco di tempo si possono notare quattro periodi per cui le innovazioni apportate hanno reso questa struttura sempre più sofisticata.
- Periodo preromano (fino II-III secolo a.c.)
I ponti in periodo preromano sono costituiti da materiali reperibili direttamente dalla natura, quali il legno e le funi vegetali, organizzati in schemi statici e ponti sospesi.
- Età dell' arco (II secolo a.c - '700)
Se pur già noto in precedenza, l' arco e' strettamente legato ai Romani, i quali, grazie a malte molto più resistenti lo utilizzarono per opere grandiose e
tutt'ora perfettamente conservate. (Fig. 2)
Il ponte ad arco e' rimasto praticamente l'unico schema adottato per circa mille anni poiché
consente l'impiego di materiali non resistenti a trazione, come la muratura in pietra o mattoni.
- RIvoluzioni industriali ('700 - ' 800)
Con gli sviluppi tecnologici si iniziano a usare per i ponti materiali ferrosi. Non solo i materiali cambiano ma anche la funzionalità; queste costruzioni iniziano anche a essere usate per le reti ferroviarie.
La disponibilità di mezzi di cantiere via via più potenti e diversificati, la messa a punto di linguaggi matematici sempre più sofisticati resero possibile soddisfare la voglia dell' uomo di andare oltre, di esagerare. Si inizia a usare il cemento armato e altri materiali. I ponti si dovettero adattare alle automobili e iniziarono a essere anche illuminati.